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lunedì 5 novembre 2007

TV LCD (tutto quello che non vi hanno detto)

Ora volevo fare un pò di chiarezza a riguardo dei nuovi schermi LCD.


I cristalli liquidi sono una tecnologia ormai abbastanza matura per poter essere sfruttata per produrre schermi di medie grandi dimensioni.

La definisco matura nel senso che si sono risolti buona parte dei problemi che affliggevano i primi monitor:
  • L'angolo di lettura che è passato da pochi gradi a quasi 180 nei due sensi (orizzontale e verticale) senza alterazione dei colori.
  • Il tempo di risposta del singolo pixel, per evitare fastidiosi effetti "cometa" con gli oggetti in movimento rapido, e diventato rapido.
  • La qualità della retroilluminazione è stata parzialmente risolta.

In effetti è di questo ultimo punto che vorrei discutere in questa sede:

Il principio di funzionamento degli LCD è il filtraggio di una fonte di luce "bianca" da parte di 3 filtri colorati per poter generare tutta la gamma dei colori visibili.

Il problema sta tutto nella fonte "bianca", oggi per questioni di economia (la base di tutte le versioni consumer degli oggetti) la retroilluminazione di uno schermo TV LCD viene effettuata tramite tubi fluorescenti in cui delle polveri convertono la luce untravioletta in luce visibile.

La somma di più polveri "creano" una luce apparentemente bianca, tanto è vero che esistono una decina di "colori" bianco formati da diverse miscele di colori.

Se si analizza lo spettro cromatico di una luce bianca perfetta i vari colori hanno tutti la stessa ampiezza, mentre nel caso di bianco "fluorescente" si notano dai 3 ai 5 picchi di colore che sono poi le varie polveri utilizzate.

Quindi risulta abbastanza chiaro che se il principio dei monitor LCD è filtrare il bianco, se questo non risulta uniforme il risultato non può che essere scadente con delle dominanti proprio dove ci sono i picchi di colore delle polveri utilizzate.

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